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Anatole è un bambino di sei anni che vive a Kigali, con i suoi genitori in una casa con il giardino e il suo cane Pilou. In occasione delle feste natalizie fa un viaggio con la famiglia nella capitale del Kenya, Nairobi. Qui accade qualcosa di imprevedibile, un incidente automobilistico, che cambia i programmi: i genitori sono in ospedale feriti e lui rimane solo e senza possibilità di comunicare, in quanto non conosce le lingue del luogo. Si trova così a condividere per un breve periodo la vita dei tanti bambini di strada, che vivono in condizioni di grande povertà e precarietà al Kenyatta Market, la baraccopoli della metropoli africana.
La vicenda del piccolo Anatole è l’occasione per l’autrice di raccontare anche una pagina recente e particolarmente drammatica della storia ruandese, il genocidio della popolazione tutsi perpretato dagli hutu, una guerra tribale che ha registrato migliaia di morti e che ha tuttora conseguente drammatiche nella memoria dei sopravissuti.
I genitori di Anatole (il papà è un tutsi, la mamma una hutu) sono, a modo loro, un segno che vivere e progettare insieme il futuro nella diversità delle etnie è possibile. E il messaggio di speranza si espande ulteriormente grazie anche alla panoramica su alcune realtà di volontariato internazionale, che lavorano per il recupero dei bambini di strada.
Un racconto di fantasia, ma fortemente radicato nella realtà concreta e storica, nato dall’esperienza fatta sul campo dell’autrice. Per aiutare bambini e insegnanti a conoscere tante situazioni e storie vere e imparare la solidarietà e l’accoglienza della diversità.
Autore | Francesca Fabris |
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Collana | Mi riguarda |
Editore | Paoline |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Illustrata |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 2012 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Nr. edizione | 1 |
Pagine | 128 |
EAN/Codice Prodotto | 9788831539562 |