E poi una notte sulle scale

I Viviani sono una famiglia felice e unita dalla passione per la musica. Il padre Olmo è un compositore; la madre Lara, una cantante lirica. Anita ha 16 anni e suona il violoncello; infine c’è Nicola, il fratellino di 8 anni. Poi la tragedia: Olmo muore in un incidente e Lara – che si sente in colpa perché il marito era in viaggio per assistere al suo spettacolo – è annientata dal dolore.

Anita trova invece la forza per fasi carico della madre e del fratellino, ma una sera – sul pianerottolo di casa – scoppia in un lungo pianto. È allora che si sfoga parlando con Ettore, di cui è innamorata. Da quella sera fra alti e bassi i due ragazzi si ritroveranno vicini.

A poco a poco Anita, grazie all’aiuto di chi le sta intorno – Darya la badante polacca del nonno, Angelika la vecchia matta che le vuole bene, Nina l’amica del cuore e Lotte, una hippy olandese che aiuta Lara ad accettare il dolore per la perdita del marito – riprende in mano la sua vita e si ritrova cresciuta e cambiata, con la consapevolezza di sapersi una donna che sa donare se stessa. La più grande eredità che le ha lasciato Olmo.