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"La mia parola non è forse come il fuoco… e come un martello che spacca la roccia?", così il profeta Geremia (23,29) presenta la Parola di Dio.
Alla luce di questo versetto, il Talmud ha potuto dire: "Come questo martello sprigiona molte scintille, così pure un solo passo della Scrittura dà luogo a dei sensi molteplici". Questo è il leit motiv che fa da sfondo a questi commenti di D. Garota alle letture bibliche della domenica, apparsi sul settimanale della diocesi di Pesaro-Urbino.
Partendo dal famoso principio agostiniano che "chi vuol dar senso alla Scrittura, deve desumere questo senso dalla Scrittura, altrimenti si è nemici della Scrittura", Garota, in questi commenti essenziali, concentrati, asciutti, vuole fare in modo che le scintille sprigionate dal battere del martello sulla roccia colpiscano tutti. La Scrittura santa, infatti, si mette a disposizione di tutti, aspetta tutti e ha qualcosa di specifico da dire a ognuno.
Certo, il cammino sui sentieri della Scrittura sacra è faticoso, e in questo senso ha ragione Lutero quando afferma che più vi si entra e più ci si accorge di quanto non si conosce né mai si potrà conoscere. Scopo di questi commenti, allora, è quello di far sorgere dentro di noi una sete inestinguibile della Parola, della redenzione, della concreta mano di Dio che accarezza e sostiene. Se ci si apre alla Scrittura, al suo zampillare di novità, incontreremo certamente il Dio vivente che lì ci vuole parlare.
Autore | Daniele Garota |
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Collana | Spiritualità del quotidiano |
Editore | Paoline |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Integrale |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 2004 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Nr. edizione | 1 |
Pagine | 368 |
EAN/Codice Prodotto | 9788831527217 |