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In queste pagine l’Autrice esprime la propria concezione della donna, che viene presentata in una triplice dimensione: come spazio, come deserto, come cielo.
La donna è innanzi tutto spazio che accoglie, contiene e protegge, come ben dimostra l’esperienza della maternità, durante la quale essa sa fare posto a colui che è «altro» da lei, diventando «casa accogliente» per il nascituro. Questa sua predisposizione ricalca, in un certo senso, l’atteggiamento misericordioso di Dio, sempre pronto ad accogliere e confortare.
Come deserto, cioè come spazio di verità, la donna è chiamata a prendere le distanze dagli aspetti negativi dell’amore, quelli che tendono a imprigionare l’altro, piuttosto che renderlo libero (il che può accadere sia nel rapporto con i figli sia in quello con il partner). Il modello dell’amore liberante è Maria di Nazaret, che in più di un’occasione ha saputo farsi spazio desertificato (per esempio, nell’episodio di Gesù a colloquio con i dottori nel tempio e, soprattutto, ai piedi della croce).
È ancora Maria il prototipo del cielo, inteso come grembo che accoglie tutta l’umanità. È lei la madre universale, la madre della Chiesa, la donna del paradiso nella quale vengono composte in perfetta armonia tutte le dimensioni e anche le contraddizioni di quello che papa Wojtyla definì il «genio femminile». In lei, secondo la profezia biblica, il deserto è fiorito.
Autore | Roberta Vinerba |
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Collana | Generazione G |
Editore | Paoline |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Integrale |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 2014 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Data di edizione | 2016 |
Nr. edizione | 2 |
Pagine | 144 |
EAN/Codice Prodotto | 9788831544399 |