Dalle feconde memorie alle coraggiose prospettive

Il 21 aprile 1957 Pio XII firmava la lettera enciclica Fidei donum. Per ricordare il 50esimo anniversario di questa enciclica, la Commissione Episcopale della CEI per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese ha predisposto questa nota.

Diviso in quattro capitoli, il documento non si limita a ripercorrere la storia della nascita e dell’evoluzione del missionario diocesano «donato» alle Chiese, ma offre anche alcune preziose riflessioni sul volto attuale della Chiesa nel mondo.

Da una parte infatti viene analizzato l’influsso che l’enciclica di Pio XII ha avuto nella visione della Chiesa, dall’altra ci si sofferma sulla situazione odierna delle missioni diocesane e sulle necessarie «scelte operative» che ogni Chiesa locale è chiamata a compiere.

Indicazioni chiare e puntuali che non riguardano solo un ambito della vita pastorale, ma la sua stessa essenza. La Chiesa, infatti, «non “fa” semplicemente missione, ma “è” missione, cioè esiste per comunicare al mondo la vita divina». È in questa prospettiva che deve essere vissuta ogni scelta pastorale: «“Cristiano” e “missionario” non identificano più due figure distinte, ma sono qualifiche inscindibili del discepolo».

Si tratta di un documento che rilancia la missione della Chiesa. Un contributo importante per riorganizzare nelle diocesi e nelle parrocchie i Centri Missionari. Nota della Commissione Episcopale della CEI per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese.