Deho' accompagna il lettore di fronte al sepolcro di Cristo, luogo liturgico per eccellenza, alla riscoperta di parole che devono tornare al centro della nostra riflessione liturgica e spirituale: Morte, Debolezza, Vita, Paura, Obbedienza, Silenzio, Trascendenza, Carità, Trasformazione, Manifestazione... Il sepolcro è l'"antro" oscuro, eppure luminosissimo, del mistero della celebrazione cristiana, spesso mal celebrata, messa in un angolo come se non contasse più nulla, scomparsa sotto le evidenze più immediate dell'individualismo, relegata a qualcosa di vecchio, triste e che non sa più parlare alla nostra umanità. L'ultima parola scelta dall'autore è "fornace": poiché la "caverna" dentro la quale siamo spinti è il "sepolcro" di Cristo, unico luogo nel quale dobbiamo rintracciare la brace che può ancora rendere le nostre celebrazioni vitali e vivificanti. A guidare autori e lettore il brano della venuta al sepolcro delle donne e alcuni estratti dal documento Desiderio desideravi, con il quale papa Francesco ha voluto ribadire la necessità radicale della liturgia comune per il credente.