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Il testo nasce dalla riflessione proposta dall’autore al Convegno del Centro Nazionale Vocazioni del gennaio 2007, ma vorrebbe soprattutto essere una considerazione sul problema più ampio dell’educazione che, in qualche modo, costituisce il fondamento naturale o il contesto normale di tutta la pastorale vocazionale.
L’educazione, infatti, quando è vera e integrale, è vocazionale; se non lo è, non educa niente e nessuno, è falsa e fuorviante. Il seme della vocazione, nella cultura di oggi, è “il più piccolo di tutti i semi”, ma “una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi” (Mt 13,31-32).
Esso non suscita molto spesso consensi immediati, eppure è un seme tenace, che possiede una sua forza, anche se non è subito evidente, e ha bisogno di molta cura per poter maturare. Il seme della vocazione, inoltre, è quella condizione di vita che porta a pieno compimento l’umanità della persona. Contemporaneamente come il più piccolo e il più grande di tutti i semi, è il mistero di due libertà in azione: quella di Dio e quella dell’uomo.
Occorre allora prima di tutto seminare, poi accompagnare, educare, formare. Perché il rinnovamento della pastorale si decide da qui: dal saper coniugare sempre più tra loro la dimensione formativa (e autoformativa) del chiamato con la dimensione dell’annuncio, della chiamata a vivere responsabilmente il proprio essere salvato dalla croce di Cristo.
Autore | Amedeo Cencini |
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Collana | I quaderni di Padre Cencini |
Editore | Paoline |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Integrale |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 2007 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Nr. edizione | 1 |
Pagine | 128 |
EAN/Codice Prodotto | 9788831533249 |