Quante volte ci ritroviamo così "travolti" da doveri e scadenze, dal bisogno di essere "sul pezzo", nella società, di "esserci", da dimenticare di fermarci, di prendere un respiro, di dare tempo a noi stessi? Quante volte trascuriamo l'importanza di trovare il giusto equilibrio tra velocità e lentezza, di concedere spazio al silenzio e alla noia, due dimensioni dell'esistenza così temute eppure così misteriosamente necessarie e inevitabili? Nella frenesia della contemporaneità, queste realtà essenziali, così come quelle relative a purezza e castità e al mistero racchiuso nella pratica del canto, sembrano ormai aver perso ogni valore sociale. Eppure, nel disegno di Dio, ogni cosa, persino la più piccola lumaca, funziona secondo un proprio ritmo: un ritmo che dobbiamo riscoprire, ascoltare e rispettare per poter vivere una vita di gioia piena. Su tutto ciò riflette padre Maurizio Botta in questo testo in cui, prendendo le mosse dal successo del ciclo di catechesi dei "Cinque Passi" che il giovane sacerdote tiene da diversi anni a Roma, riflette con onestà e semplicità, e con lo sguardo fisso sulla Sacra Scrittura, sugli aspetti più problematici dell'esistenza, invitando tutti a meditare su dimensioni della quotidianità spesso date per scontate, ma fondamentali per ritrovare uno spazio di serenità nella difficoltà del presente.