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Nella nostra epoca l’idea della morte è spesso rimossa e allontanata come un tabù. Ma è davvero soltanto un evento assurdo, angoscioso, privo di senso? Questo libro è la cronaca di lunghe ore passate in un reparto di cure palliative accanto a malati terminali, un tempo particolarissimo in cui è ancora possibile dare una svolta alla propria vita e confrontarsi con gli altri in modo diverso. Attraverso i casi di vecchi, adulti, giovani e bambini, credenti e non credenti, accomunati da un’unica sorte di sofferenza, ma aiutati a porsi le domande essenziali e guardare in faccia il loro destino, ci viene offerta una testimonianza eccezionale di amore per la vita. Morire si rivela così un’occasione per vivere con intensità mai provata prima e raggiungere la vera pienezza.
Autore | Marie De Hennezel |
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Traduttore | Laura Revelli |
Collana | Bur Saggi |
Editore | Rizzoli |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Integrale |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 1999 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Data di edizione | 2005 |
Nr. edizione | 8 |
Pagine | 260 |
EAN/Codice Prodotto | 9788817118231 |
«Nel momento di maggiore solitudine, con il corpo spezzato sulla soglia dell’infinito subentra un altro tempo, che non può essere misurato con i nostri criteri. In pochi giorni, con l’aiuto di una presenza che permette alla disperazione e al dolore di esprimersi, i malati comprendono la loro vita, se ne appropriano, ne manifestano la verità».
«È forse il più bell’insegnamento di questo libro: la morte può far sì che un essere diventi ciò che era chiamato a divenire; può essere, nella piena accezione del termine, un compimento» .