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Il Salmi e San Paolo costituiscono la fonte pressoché unica a cui si alimenta il pensiero dei Padri sulla speranza: il percorso non è così semplice e lineare. Ai Padri, infatti, si deve arrivare attraverso due grandi collettori, il mondo greco ellenistico e quello biblico giudaico.
Dal primo i cristiani mutuano il termine con cui designano la speranza (elpís), dal secondo ne ereditano i tratti teologici fondamentali e la struttura storico-salvifica. Ma da una parte elpís avrà in ambito pagano un significato commisurato all'uomo greco, mentre dall'altra il mondo biblico affida l'idea di speranza a un lessico suo proprio, che solo parzialmente, e non univocamente, si interseca con l'area semantica dell'elpís. Non si dà dunque immediata corrispondenza tra l'elpís dei greci, la "speranza" dei giudei e quella dei cristiani.
Il presente volume intende pertanto privilegiare, in una prima parte, ciò che precede, prepara, fa capire i Padri, in modo da rendere immediatamente perspicua, nella seconda parte, la diretta lettura dei testi patristici.
Curatore | Giuseppe Visonà |
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Traduttore | Giuseppe Visonà |
Collana | Letture cristiane del primo millennio |
Editore | Paoline |
Formato | Libro - Rilegato |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Scientifica |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 1993 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Nr. edizione | 1 |
Pagine | 318 |
EAN/Codice Prodotto | 9788831507523 |