Hanno pagato "il prezzo più alto" non solo a causa della pandemia ma anche di una cultura della produttività che li rende troppo spesso un peso. Ma gli anziani, secondo il papa, sono invece "una benedizione per la società". Francesco ha iniziato un nuovo importante percorso di riflessione intera mente dedicato al senso e al valore della vecchiaia, per far capire la ricchezza della cosiddetta terza età e incoraggiare il dialogo con i giovani, per trasmettere "saggezza all'umanità" ed evitare che i nipoti ì scadano nello smarrimento e i nonni nell'avvilimento. Il suo è un monito contro l'illusione della eterna giovinezza: "Ricordatevi che il disprezzo dei vecchi è stata un'icona delle dittature e dei totalitarismi." Un tema, quello del rapporto intergenerazionale, sul quale da sempre il Papa ha richiamato l'attenzione e che si rende urgente in quest'epoca segnata dal calo demografi co. Gli anziani sono "un vero e proprio nuovo popolo", osserva il Papa, "mai siamo stati così numerosi nella storia umana. Il rischio di essere scartati è ancora più frequente". Ma non ci si può limitare al cambiamento quantitativo, è in gioco l'unità delle età della vita", ossia, "il reale punto di riferimento per la comprensione e l'apprezzamento della vita umana nella sua interezza".