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La sera del 10 aprile 1991, il traghetto Moby Prince salpa da Livorno diretto a Olbia. Dopo pochi minuti di navigazione entra in collisione con una petroliera ancorata in rada, l’Agip Abruzzo, infilando la prua dentro una tanica della nave cisterna contenente greggio altamente infiammabile. È una strage: centoquaranta persone muoiono tra le fiamme a bordo della nave passeggeri, la più grande tragedia della marineria civile italiana. Un solo sopravvissuto. A distanza di tanti anni nessuno è stato ancora in grado di spiegare le ragioni di questa tragedia. Per la prima volta, questo libro di E. Fedrighini ricostruisce questa pagina di storia e quanto è avvenuto attraverso i documenti e gli atti d’inchieste amministrative, indagini e udienze processuali. Dalla lettura delle carte emergono altre verità: la rotta di navigazione seguita dal traghetto era prudente; nessun apparecchio televisivo era presente in plancia comandi. E la nebbia, smentita da diverse attendibili testimonianze e da bollettini meteomarini, forse serviva – e serve – a occultare altro. Qualcosa di più orrendo. È una storia brutta, una storia che fa paura, soprattutto per quello che è avvenuto dopo: manomissioni e sabotaggi sul relitto del traghetto, testimonianze dimenticate, documenti scomparsi. Questo libro, la cui presentazione è di Giovanni Minoli, tenta di studiare in modo preciso e minuzioso, sebbene particolarmente scorrevole, alcuni errori delle indagini passate e cerca di ricostruire la realtà di questa vicenda abbozzando ipotesi con l’unico strumento di far parlare le “carte”.
Autore | Enrico Fedrighini |
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Collana | Libroteca Paoline |
Editore | Paoline |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Integrale |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 2005 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Data di edizione | 2022 |
Nr. edizione | 6 |
Pagine | 368 |
EAN/Codice Prodotto | 9788831528573 |