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Sperare in Dio non significa attendere dal cielo la risposta alle nostre domande, ma tenere aperta la porta del cuore in modo che Dio possa essere tutto in noi anche quando ci mette alla prova e ci colpisce.
«Perché Dio non ci ascolta? È una domanda drammatica che ogni persona credente, o che perlomeno ammette la possibilità dell’esistenza divina, si pone. Molto ebraicamente si potrebbe rispondere con altre domande: “Ma siamo sicuri che non ci ascolta?”. Oppure: “Ma perché dovrebbe ascoltarci?”. Al di là delle facili ironie, con le quali gli ebrei talvolta sublimano e aggirano le difficoltà di questi nodi teologici, la questione mette alla prova la fede e tormenta il fedele. C’è il grido di chi soffre per un male suo o dei suoi cari o di altri esseri umani o di altri esseri viventi, e che rimane impotente davanti al dispiegarsi del male in tutte le sue forme e le sue forze, che cerca un aiuto in alto e fa fatica a pensare che questo aiuto non arrivi in risposta al suo grido» (dalla Prefazione di Riccardo Di Segni rabbino capo di Roma)
Autore | Gianpaolo Anderlini |
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Collana | Sympathetika |
Editore | Qiqajon |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Integrale |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 2020 |
Luogo di pubblicazione | Magnano (BI) |
Data di edizione | 2020 |
Nr. edizione | 1 |
Pagine | 114 |
EAN/Codice Prodotto | 9788882275716 |