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José Gabriel del Rosario Brochero è nato nel 1840, quarto di dieci figli; fu ordinato sacerdote all’età di ventisei anni e subito si trovò a fronteggiare l’epidemia di colera che colpì la città di Cordoba, dove morirono più di tremila persone.
Nel 1869 gli fu affidata la parrocchia di San Alberto: diecimila anime sparse su 4.300 chilometri quadrati, uno spazio enorme, popolato da gauchos, contadini e briganti. «Odorava di pecora» perché trascorreva il suo tempo tra i contadini delle colline attorno a Cordoba, correndo da una casa all’altra per portare la comunione agli anziani o per confessare.
Girava a dorso di una mula, vestito come un gaucho, con un poncho che copriva la talare. Per questa ragione in Argentina è noto come «il prete gaucho». È morto il 26 gennaio 1914.
Nel 2009 si è aperto il processo di beatificazione, per la guarigione di un ragazzo argentino in stato vegetativo dopo un incidente stradale. È stato beatificato il 14 settembre 2014 a Cura Brochero, dove è vissuto; sarà canonizzato a Roma il 16 ottobre 2016.