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Il testo propone una lectio divina sulla Lettera ai Filippesi, la prima comunità cristiana fondata da Paolo nel continente europeo e formata da pagani convertiti al cristianesimo. Il legame di vicendevole amore che unisce i Filippesi a Paolo emerge molto bene dalla Lettera che l’Apostolo scrive loro mentre è prigioniero a Efeso o forse a Roma.
Egli parla dalla pienezza del cuore, intrecciando liberamente confidenze personali con esortazioni spirituali e profondi insegnamenti. Paradossalmente, la nota dominante di questa «lettera della prigionia» è proprio la gioia spirituale. Significativo infatti è che nel testo relativamente breve della Lettera (solo quattro capitoli) ricorrano ben sedici espressioni esplicite riguardanti la gioia, tutte ancorate all’essenza stessa della vita cristiana, ossia alla fede, alla speranza e alla carità, come pure alla sofferenza abbracciata per amore di Cristo e della Chiesa.
I sei agili capitoli in cui si articola la lectio percorrono il tema della gioia nei suoi diversi aspetti: non ci viene proposta una gioia «spensierata», un godimento sensibile, mondano, ma la gioia pura, sovrannaturale, che sgorga dall’amore di Cristo e trasfigura tutti gli eventi dell’esistenza.
Autore | Anna Maria Cànopi |
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Collana | Coltivare la Parola |
Editore | Paoline |
Formato | Libro - Brossura |
Lingue | Italiano |
Tipo di edizione | Integrale |
Paese di produzione | Italia |
Anno di pubblicazione | 2008 |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Data di edizione | 2016 |
Nr. edizione | 2 |
Nr di Ristampa | 3 |
Pagine | 96 |
EAN/Codice Prodotto | 9788831535144 |