Tra Dio e l'umanità

Secondo il Card. Martini intercedere significa “fare un passo in mezzo”; una bella definizione che rende anche plasticamente il senso di un “intromettersi” a favore di qualcuno. A partire da questa riflessione iniziale, l’Autore affronta alcune famose figure bibliche di intercessori: Abele, Abramo, Mosè, Salomone, l’orante del Salmo 122, Amos, Geremia, Giobbe, Gesù.

Questi nomi evocano momenti critici nella storia della salvezza e definiscono anche il coinvolgimento dell’intercessore che è chiamato a percorsi inesplorati, a modalità nuove di rapportarsi con Dio, a una missione. In questa visione colui che ha compiuto in modo definitivo questo “passo in mezzo” e ha reso la comunità dei credenti capace di questa mediazione è Gesù.

In lui l’intercessione e la missione hanno toccato il punto più alto di realizzazione: per questo è l’unico e definitivo Mediatore tra Dio e l’umanità. A partire da Cristo è possibile rileggere la storia che in lui diventa definitivamente storia di salvezza; sempre a partire da Cristo è possibile restituire senso pieno a queste due parole: intercessione e missione. L’Autore presenta una esegesi delle parole intercessione e missione con uno stile che non è mai solo accademico, ma tiene conto di una lettura sapienziale che aggiunge al dato esegetico una particolare incisività e concretezza.