Algero di Liegi, famoso teologo dell'Eucaristia, è anche uno dei massimi canonisti del periodo della Riforma gregoriana (XI-XII sec.). Canonico di Liegi e a lungo segretario dei vescovi che si sono succeduti lungo i decenni in quella sede, egli - nel tentativo di comporre il dissidio fra papato e impero e di salvaguardare i diritti della Chiesa a cui apparteneva - ha composto i tre libri del De misericordia et iustitia, testo che fu una delle principali fonti di Graziano. Il suo testo canonico però fu presto oscurato dall'opera del suo seguace e cadde nell'oblio. Al fine di restituirlo all'attenzione del nostro tempo, il presente studio descrive il contesto ecclesiale (generale e particolare) in cui Algero visse e operò; tenta una ricostruzione fondata della sua biografia, formulando interessanti ipotesi in proposito; presenta per la prima volta in assoluto (non solo in lingua italiana) una sintesi molto dettagliata del testo, del quale si individua anche la storia della composizione (datazione, precedenti, fonti); nella conclusione, infine, suggerisce alcuni spunti di prosecuzione dello studio per favorire una più profonda comprensione della nascita del diritto canonico moderno, ricordando che la dialettica fra misericordia e giustizia (su cui si improntano molte riflessioni e l'azione di papa Francesco) è ancora attualissima e bisognosa di continua rifondazione.